Assicurazioni per gli autocarri: come funzionano

Assicurazioni per gli autocarri

Quando si parla di autocarri ci si riferisce a quei veicoli che sono destinati a trasportare cose e persone addette all’utilizzo o al trasporto di cose. In particolare, sulla carta di circolazione si troverà l’indicazione N1, se si tratta di un autocarro leggero, K0, se si tratta di un pickup, K9, se si tratta di un pickup con cabina allungata, F0, se si tratta di un furgone.

Come si calcola il premio assicurativo per gli autocarri

Gli autocarri, a differenza delle vetture utilizzate normalmente, necessitano di un’assicurazione differente, come spiega targatocn.it. Tuttavia questa assicurazione è ugualmente obbligatoria (questo anche perché il materiale trasportato dall’autocarro può essere pericoloso).

Infatti le polizze assicurative non si basano sulla cilindrata del mezzo, ma sulla portata del veicolo: proprio per questo motivo è possibile beneficiare di agevolazioni fiscali (a patto che l’autocarro sia utilizzato per scopi meramente commerciali). Fra questi vantaggi c’è quello di detrarre l’IVA e dedurre i costi dall’Ires (Imposta sul reddito delle società).

Come detto, a differenza delle altre auto, calcolare il premio assicurativo per un autocarro ha un procedimento differente: l’assicurazione di un autocarro è riservata solo a quei veicoli che abbiano massa uguale o superiore ai 35 quintali e che siano utilizzati per scopo commerciale.

Per calcolare il premio assicurativo ci si basa, come detto, sulla portata del veicolo (quindi sul massimo carico trasportabile) e non sulla cilindrata come avviene per le automobili (questo comporta che i possessori di un autocarro pagheranno un premio assicurativo più basso).

Un’altra differenza, che potrebbe essere proposta da diverse compagnie assicurative, è questa: oltre alla polizza base che protegge il mezzo e il conducente, potrebbero essere aggiunte altre polizze che proteggono da eventuali danni durante il carico e scarico merci oppure che siano provocati a terze persone durante la circolazione.

Assicurazione autocarro ad uso privato

L’assicurazione per gli autocarri può essere intestata sia a privati sia ad aziende. Se si utilizza l’autocarro per uso privato (ad esempio nel tempo libero), si fa riferimento alla copertura assicurativa per uso promiscuo, cioè quella che permette l’uso dell’autocarro sia per attività commerciale che per fini privati.

Si parlerà, invece, di assicurazione per uso esclusivo per riferirsi a quella che copre nel caso di sinistri che siano avvenuti durante l’utilizzo commerciale dell’autocarro.

L’assicurazione dell’autocarro ad uso privato è leggermente più alta di quella ad uso professionale. In quest’ultimo caso nella polizza assicurativa verranno inseriti questi elementi:

  • le limitazioni temporali e quindi la copertura assicurativa soltanto per i giorni lavorativi in cui viene utilizzato l’autocarro;
  • le limitazioni delle persone soggette a copertura assicurativa, cioè le persone addette ai lavori coperte dall’assicurazione.

Altre differenze fra RC Auto e assicurazione autocarri

Un’altra differenza che c’è fra le assicurazioni delle auto tradizionali e l’assicurazione degli autocarri è quella che riguarda la classe di merito.

Infatti per gli autocarri questa non è legata all’intestatario che stipula il contratto, ma al veicolo, dato che un autocarro viene spesso guidato da diverse persone.

La polizza assicurativa partirà dall’ultima classe di merito e risalirà, ogni anno, se l’autocarro non è stato coinvolto in sinistri.

In genere le compagnie assicurative, proprio in virtù del fatto che la polizza è legata al veicolo e non all’intestatario del contratto, coprono il contraente solo per un numero massimo di incidenti nell’arco dell’anno, a prescindere dall’ammontare dei danni provocati.

Commenta per primo "Assicurazioni per gli autocarri: come funzionano"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.


*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.