Scontrini e ricevute fiscali: che fine faranno

Scontrini e ricevute fiscali

Scontrini e ricevute fiscaliIl nuovo regime IVA dei corrispettivi telematici ha previsto, dal 1° gennaio 2017, il saluto a scontrini e ricevute fiscali, sostituiti dai registratori telematici che comunicheranno le operazioni all’Agenzia delle Entrate. Tali registratori possono emettere fatture, richieste dai clienti e trasmetterle all’Agenzia delle Entrate.

Questo sistema andrà a sostituire quello attuale che prevede il rilascio di scontrini e ricevute fiscali da parte dei negozianti ai clienti. I contribuenti che vorranno sposare la causa potranno optare per questo sistema entro il 31 dicembre 2016.

I soggetti esonerati dall’obbligo di emissione della fattura, a partire dal 1° gennaio 2017, possono scegliere per la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate dei dati dei corrispettivi giornalieri delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi, con effetto dall’inizio dell’anno solare e per un quinquennio. La memorizzazione e trasmissione dei dati sostituiscono gli obblighi di registrazione dei corrispettivi nel registro ai sensi dell’art. 24 del DPR 633/72, nonché il rilascio di scontrini e ricevute fiscali, fermo restando l’obbligo di emettere la fattura eventualmente richiesta dal cliente.

La descrizione delle caratteristiche che devono avere gli strumenti tecnologici di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei dati sarà contenuta in un provvedimento dell’Agenzia delle entrate, il quale dovrà contenere anche le informazioni da trasmettere, le regole tecniche e i termini per la trasmissione.

I contribuenti che decideranno di installare i registratori telematici, se non opteranno per la memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi, potranno utilizzarli come registratori di cassa ai sensi della legge n. 18/1983. I registratori telematici saranno attivati o disattivati dal personale di laboratorio abilitati dall’Agenzia delle Entrate, e saranno sottoposti a verifica biennale.

Quindi, chi deciderà di esercitare questa opzione entro il 31 dicembre 2016 saluterà in via definitiva il sistema di emissione di scontrini e ricevute fiscali, il negoziante potrà, piuttosto che battere il tradizionale scontrino sul registratore di cassa e rilasciare il documento fiscale cartaceo al cliente, comunicare l’operazione in via telematica all’Agenzia delle Entrate che avrà come risultato il fatto che il cliente non si ritroverà più tra le mani quel piccolo foglietto di carta che, fino ad oggi, è stato anche utilizzato come prova di acquisto e come documento necessario per far valere la garanzia (pensiamo agli elettrodomestici o strumenti di elettronica, ecc.). Questo è ciò che prevede il nuovo regime Iva dei corrispettivi telematici il quale sostituirà l’attuale sistema di scontrini e ricevute fiscali rilasciate da negozi e altri esercizi.

Tutto quanto detto entrerà in vigore dal prossimo 1° gennaio 2017, il negoziante, titolare dell’attività commerciale, che prima batteva l’importo del prezzo sulla cassa, dovrà semplicemente memorizzare elettronicamente e trasmettere telematicamente all’Agenzia delle entrate il corrispettivo incassato.

I vecchi registratori di cassa saranno accantonati in un angolo e i titolari di attività commerciali dovranno dotarsi di un registratore telematico che sarà in grado, eventualmente il cliente lo richieda, di emettere la fattura cartacea.

Il provvedimento preso dall’Agenzia delle entrate avrà la sua versione definitiva entro ottobre, e solo allora potremo sapere come funzionerà concretamente il nuovo regime telematico dei corrispettivi.

I soggetti esonerati dall’obbligo di emissione della fattura, a decorrere dal 1° gennaio 2017, possano decidere per la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate dei dati dei corrispettivi giornalieri delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi, con effetto dall’inizio dell’anno solare e per 5 anni. Questa memorizzazione e trasmissione dei dati sostituiranno il rilascio di scontrini e ricevute fiscali, fermo restando l’obbligo di emettere la fattura eventualmente richiesta dal cliente.

I titolari di attività commerciali dovranno munirsi di registratori telematici, apparecchi atti a registrare, memorizzare in memorie permanenti e inalterabili, elaborare, sigillare elettronicamente e trasmettere telematicamente i dati fiscali”, che saranno approvati dall’Agenzia su parere della commissione per l’approvazione dei misuratori fiscali. I contribuenti che installeranno i registratori telematici, se non opteranno per la memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi, potranno utilizzarli come registratori di cassa tradizionali.

I nuovi registratori telematici avranno un filo diretto con l’Agenzia delle Entrate, cui comunicheranno, in tempo reale, ogni operazione compiuta dall’esercente, nonché le operazioni di attivazione, messa in servizio, verificazione periodica e dismissione, tali dati non potranno essere modificati in alcun modo. Ad oggi i corrispettivi rilevati tramite scontrini e ricevute fiscali, vengono rilevati quotidianamente e finiscono nelle dichiarazioni IVA dei contribuenti.

Chi deciderà di adottare il nuovo sistema, sarà esonerato dalle comunicazioni e dichiarazioni IVA, in quanto sarà il registratore a comunicare direttamente gli incassi all’Agenzia delle Entrate e non sarà più tenuto all’emissione di scontrini e ricevute fiscali. L’unico documento che potrà essere richiesto dal cliente sarà la fattura, per chi, ad esempio, vuole scaricare le spese per acquisti di beni e servizi legati alla propria attività imprenditoriale o professionale.

L’Agenzia delle Entrate rilascia al titolare del registratore telematico un QRCODE (codice a barre bidimensionale) da applicare sull’apparecchio in modo che sia visibile ai clienti, i quali potranno così verificare sul sito dell’Agenzia che l’apparecchio sia in regola.

Chi opterà per i nuovi registratori telematici dovrà comunicarlo all’Agenzia delle Entrate entro il 31 dicembre dell’anno precedente a quello di attivazione degli adempimenti telematici e con effetto per l’anno di attivazione e per i quattro anni solari successivi. In caso di mancata disdetta, l’opzione si rinnova automaticamente per altri 5 anni.

A questo punto ci chiediamo: quali sono i vantaggi e quali gli effetti?

I vantaggi sono facili da individuare e per entrambi i soggetti coinvolti: il contribuente sarà esonerato da una serie di adempimenti che portano via tempo e richiedono molta attenzione dato che il corrispettivo incassato viene memorizzato e dopo trasmesso telematicamente all’Agenzia delle Entrate e dall’altra parte il Fisco beneficerà di un monitoraggio costante dei movimenti IVA dei soggetti che decideranno di esercitare questa nuova opzione, snellendo, di non poco, il lavoro per i controlli.

Vale la pena ricordare che tali apparecchi sono in grado di emettere le fatture richieste dai clienti e inviarle all’Agenzia delle Entrate.

Grazie ad una banca dati, l’Agenzia delle Entrate, potrà fornire ai contribuenti che hanno esercitato l’opzione le informazioni trasmesse di anno in anno, per realizzare un rapporto di massima trasparenza e collaborazione.

I contribuenti che sceglieranno questa nuova opzione e che avrà durata di 5 anni possono:

  • mettere in servizio il registratore telematico, memorizzando i dati dei corrispettivi giornalieri;
  • sigillare il file elettronicamente;
  • inviare periodicamente il file ai server dell’Agenzia delle Entrate.

Per i vantaggi sopraelencati, il ricorso a questa nuova opzione, che vede anche un risparmio di carta, sarà notevole e ben voluto sia dagli esercenti che dal Fisco.

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