Il lavoro nobilita l’uomo, ed è un valore importante di cui difficilmente si dovrebbe fare a meno. Tuttavia è normale che relazionandosi con altre persone e facendosi carico di pensieri e problematiche quotidiane, si accumula lo stress e si tende a sopportare con più difficoltà il carico lavorativo.
Tra incarichi, scadenze, contatti e datori esigenti, prima o poi la tensione e la stanchezza ci faranno cedere e condizioneranno la nostra prestanza e la nostra produttività. Quando, dunque, cominciamo ad andare con il cappio alla gola in ufficio, c’è il primo campanello d’allarme per fermarsi un attimo a riflettere e ad allentare l’accumulato stress da lavoro.
Correre ai ripari per evitare di aumentare lo stress
Appare dunque evidente che prima di vedere precipitare la nostra salute mentale è bene correre ai ripari. È importante continuare a mantenere il livello alto del proprio operato, cercando di non deludere né se stessi e né gli altri. Tuttavia, la cosa fondamentale è che, per quanto la priorità sia quella di lavorare bene, la propria salute psichica viene prima di ogni altra cosa. Dunque va cercato il giusto equilibrio tra imparare a gestire lo stress al lavoro e operare bene, il tutto prendendosi sin da subito cura di sé.
Partendo dal presupposto che il tempo è tiranno, si deve considerare il fatto che vadano gestite tutte le situazioni in maniera tale da non accavallare le urgenze. Proprio su questo concetto bisogna porre l’attenzione: se qualcosa è urgente va sbrigata nell’immediato, dandole la priorità rispetto ad altre cose, che seppur importanti, possono attendere. Non si deve dunque fare la corsa a risolvere tutto e subito senza riconoscere ciò che preme fare e ciò che invece può attendere. Un buon metodo organizzativo di lavoro è il punto di partenza per evitare lo stress lavorativo, e volendo si potrebbe optare per uno stile a matrice di Eisenhower.
I fattori che contribuiscono alla salute mentale
Molti sono i fattori che possono alleviarci la tensione nervosa regalandoci confort e benessere, a partire dall’atmosfera che si crea sul posto di lavoro. Se l’ambiente è equilibrato e socialmente adeguato, la serenità e la calma regneranno incontrastate sul nostro operato e su quello dei colleghi. A maggior ragione se intendiamo rimanere lì a lungo termine, gioverebbe godere di un’aria tranquilla, ove l’equilibrio con il resto dei lavoratori e con i datori si mantiene sempre sulla stessa lunghezza d’onda.
Ovvio è che, se mancano questi elementi, tenderemo a vivere uno scarso rendimento aziendale complessivo, con il desiderio di volerci assentare e rimanere a casa piuttosto che uscire al mattino carichi di energia, vitalità e aspettative.
Parlare di lavoro fa bene allo stress
Quando crediamo di avere una situazione ambigua e squilibrata sul posto di lavoro, non va bene tenersi tutto dentro ma bisogna parlare, magari confidarsi con una persona fidata. La tensione si allenta man mano che tiriamo fuori tutti i nostri dubbi e le nostre criticità, riuscendo tra l’altro a guardare con più lucidità ai problemi in modo da trovare una soluzione che ci soddisfi.
Lo stress non fa bene e accumularlo tacitamente fa ancora meno bene. Non deve essere per noi sintomo di vergogna parlare di qualcosa che ci fa male, anzi parlare con qualcuno che ci conosce bene può concretamente aiutarci ad uscire da questo circolo vizioso. In fondo solo con il confronto possiamo valutare davvero la presenza di nostri limiti, cercando di superarli per affrontare con uno spirito diverso la propria vita professionale.
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