Come lavorare nel mondo del trading online

Grazie alla passione per il trading online, all’indomani di un vero e proprio boom nel mondo del web, in molti si domandano se una simile attività con titoli e azioni potrebbe divenire una vera e propria professione.

Il boom del trading online

Oggi fare trading è un’attività molto più che affascinante, basata sulla curiosità e sull’intenzione delle persone che cercano a tutti i costi di reinventarsi a livello lavorativo in un periodo in cui la base occupazionale scarseggia. Essere esperti o alle prime armi è irrilevante in quanto un trader, per diventare tale, deve imparare ad entrare in un meccanismo logico e matematico, prendendo anche spunto da persone già più in alto. Non a caso, i più importanti broker sono i primi ad invitare alla lettura, allo studio, alla partecipazione ai convegni, che riescono a fornire le nozioni giuste per diventare una bravo trader.

Tuttavia è giusto sapere che con le giuste conoscenze è possibile guadagnare con il trading online e non occorre nemmeno essere un esperto di finanza: quello che serve è un impegno costante e un aggiornamento continuo. Chi comincia dalle basi e segue alla lettera le indicazioni ricevute dai più esperti, resta meravigliato nel constatare l’introito che può giungere con l’attività da trader. Lo studio e la preparazione sono gli elementi essenziali per prendere il volo in quest’ambito a dir poco sensazionale. Comunque sarebbe meglio consultare guide di trading online reperibili sul web

Bisogna dunque provare a porre la massima attenzione su quello che è l’aspetto economico del trading, ovvero sul giusto peso e contrappeso esistente tra entrate e uscite. Chiedersi che guadagno reale si può ottenere, o come sfruttare vantaggiosamente il trading, sono solo alcuni dei quesiti che necessitano di risposta per la buona riuscita del nostro intento: ovvero fare del trading una vera e propria professione.

Come incrementare l’attività di trading trasformandola in lavoro

In molti si domandano se è possibile vivere e soprattutto sopravvivere con la sola attività di trading. La risposta è tanto affascinante quanto complessa. Sì, in molti hanno lasciato la propria occupazione per fare del trading un lavoro vero e proprio, il che ovviamente non è sbagliato. Ma per affrontare un simile passo bisognerebbe prima entrare nel circuito conoscitivo e lucrativo del settore, in quanto l’esperienza e la conoscenza sono le prime grandi basi che un soggetto deve avere se la sua intenzione è crescere nel mondo azionistico o se addirittura ambisce a diventare un broker di successo. Ovviamente tutto questo può arrivare solo dopo aver capito come sfruttare a proprio utile il mercato azionistico.

Si può vivere di trading e lo si può fare solo se si ha il giusto bagaglio conoscitivo, tra l’altro se consideriamo che stare alle dipendenze di qualcuno comporta rispetto di regole e qualche parolina mancante da dire, un’attività redditizia e autonoma come il trading fa sicuramente gola. Tuttavia, per compiere un lavoro tanto faticato, in quanto essere trader comporta sacrifici, si deve tener conto che ci sono delle componenti importanti, fatte solo per pochi.

I primi consigli per diventare trader

Per sapersi orientare con dimestichezza all’interno del mercato azionistico, si deve partire con piccole somme di denaro investite, che messe insieme potrebbero già dare un guadagno appetibile al trader alle prime armi. Imparare ad usare una piattaforma non è poi così difficile: molti broker offrono la possibilità di collegarsi in demo con le loro funzioni proprio per far esercitare i soggetti in erba a diventare ampiamente autonomi ed esperti del settore

Un altro consiglio che sarebbe bene seguire è quello di continuare a lavorare al di fuori della piattaforma: pure se ambiamo a trattare il trading come professione vera e propria inizialmente non va lasciata la nostra occupazione, almeno fino a quando non conosceremo buona parte dei trucchi del mestiere.

Più andremo avanti e più diventeremo esperti. Per cui man mano potremo azzardare ad investire somme più alte ma sempre senza esagerare. Passi lenti e progressivi sapranno fare la loro parte soprattutto per formarci.

Ogni due o tre mesi, bisogna eseguire un report delle nostre attività, per avere dinanzi agli occhi un bilancio su entrate e uscite. Di solito questo è il modo più efficiente per creare la giusta consapevolezza dei guadagni ottenuti: che sia un’entrata fissa o mobile, si deve avere una predisposizione all’attività cosa che non tutti hanno. Se gli investimenti fatti si mostreranno vincenti, allora il guadagno ottenuto andrà conservato al fine di creare un fondo da sfruttare per altre attività di trading, tralasciando così l’uso del nostro capitale. Vedremo infatti crescere la somma ricavata nel corso dei mesi.

Qualche ultimo suggerimento

Qualche ultimo passaggio bisogna evidenziarlo per rendere, come dire, l’attività descritta molto più fluida, magari eludendo qualche piccolo ostacolo cavilloso. Ci riferiamo in questo caso allo stato italiano che oggi non ha la possibilità di tenere sotto controllo interamente l’operato dei broker, soprattutto se sono stranieri, per cui il trader si può lasciare andare a determinati investimenti. Attenzione però al fatto che, se gli investimenti danno nell’occhio e smuovono cifre troppo elevate, lo stato potrebbe intervenire per verificare l’origine del denaro. Motivo per cui mai evitare di pagare le tasse, perché non versare quanto dovuto allo stato vuol dire insinuare il dubbio sulla genuinità del nostro operato.

Fare trading infatti comporta il versamento di alcune tasse, che vanno pagate a seconda dell’impostazione giuridica che ha la piattaforma utilizzata. Qualora il broker sia ampiamente riconosciuto dallo Stato italiano come sostituta d’imposta, è lui stesso che sottrae quanto dovuto dal conto di trading per versarlo all’Agenzia delle Entrate.

 

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